lunedì 30 dicembre 2013

Buon Anno 2014! (o "So scrivere anche merda")

La nostra società è piena di gente che perde il suo tempo su internet: Facebook, Twitter, Google, liberomail, la mia amata Gmail, YouTube e i blog.
E c'è chi perde tempo cercando classifiche delle parole più ricercate su Google per usarle in un articolo di fine anno.
La classifica è molto interessante.
C'è chi ricerca "facebook" su Google per connettersi al social network.
C'è chi ricerca "google" su Google per... bè... forse per leggere la storia del motore di ricerca: io in genere digito "google wiki" scoprendo che su Wikipedia hanno scritto 27 capitoli sul più grande motore di ricerca.
E poi puoi scoprire cose davvero interessanti, roba che Giacobbo ci scriverebbe due libri editi da RaiEri: ad esempio quelli con meno di 30 anni e non nerd non sanno che il logo di Google in origine era seguito da un punto esclamativo!




Poi c'è chi ricerca "meteo" spesso seguito da ".it" senza sapere che si chiama "ilmeteo.it".
Porca miseria, questa non fa ridere neanche me...
Andiamo ai personaggi ed eventi:
a parte Nelson Mandela (ne approfitto per salutare un grande uomo) e eventi tragici, troviamo una coppia di ricercati (senza taglia... o forse taglia unica?): il più ricercato è Papa Francesco, mentre la più ricercata è Selena Gomez (!).
Ora, per non annoiarvi ulteriormente, vi porterò a conoscenza delle tendenze degli interna(u)ti in modo subliminale, esattamente come ho fatto all'inizio dell'articolo e esattamente come fanno i produttori di iPhone 5s del Samsung Galaxy s4, della PlayStation 4 (anche Xbox One, ché qualcuno, prima o poi, lo ricercherà).
Ma torniamo alla coppia più ricercata del moderno west: il Papa (l'argentino non il tedesco) e la cantantattricedivadegliunder14edegliover15sfigati(nelverosensodellaparola) texana. 
Che bella coppia! Perfetta per crescere un Royal Baby coi fiocchi (blu, rosa o bianco... a scelta).
Sì, crescerebbero un Royal Baby pronto per governare un Paese in grave condizioni e ristabilirne l'equilibrio!
Ah, che bello se potesse governare l'Italia che forse solo un sovrano potrebbe risollevare vista l'inutilità delle Elezioni 2013 e dell'azione del MoVimento 5 Stelle.
Vabbè, 'st'articolo è una schifezza e mi sta venendo malissimo. Dunque fate finta di non aver letto tutto questo e ripartiamo da zero.
"E nun poi cancellà 'e righe de prima?"
Bentornato e auguri, lettore immaginario che pensa in romanesco... comunque no, non le cancello perché sono piene di parole che mi faranno guadagnare una visualizzazione in più (eh sì, rileggerò l'articolo una volta in più per cercare di salvare il salvabile) e un centinaio di insulti in più...
Vabbè, lo so che state pensando "ma allora il De Igienica Charta non l'hai scritto tu!
Bè, io vi rispondo che queste sono solo palle!
"Ma me dici perché hai scritto 'nammerda simile e c'hai pure spammato artri du' articoli tuoi?"
Perché questo, caro lettore immaginario che pensa in romanesco, è un articolo scritto solo per festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo (a proposito: Buon Anno 2014!) e per festeggiare i primi 10 post pubblicati su questo blog (con questo 11)!
Sì, ho cominciato con due interviste sul mondo del fumetto: quella a Bruno Enna (settembre) e quella a Luigi Mignacco (ottobre).
La prima ottiene 233 visualizzazioni, la seconda 326.
A novembre scrivo 4 articoli: i primi 3 sono dei flop:
Q.G. - Quadro Generale (32 visualizzazioni), in cui parlo di cosa verrà pubblicato sul blog;
Rieccolo! Silvio ci ricasca! "I miei figli come ebrei sotto Hitler!" (4 visualizzazioni #standingpietation), si capisce di cosa parlo;
#forzaitaliaisback (23 visualizzazioni), anche qui si capisce di cosa parlo.
La svolta (di novembre) avviene con Saguaro chiude? Non chiude? Socchiude? (305 visualizzazioni), qui si parla della storia con Bottero Jones e le fonti perdute (leggere per capire).
A dicembre si parte, come direbbe il mio lettore immaginario che pensa in romanesco, "demmerda" con Berlusconi è decaduto! (9 visualizzazioni...) in cui troverete tre splendide vignette! "Ah, s'o dici te!"
Poi si va con le #primariepd (68 visualizzazioni) in cui ci sono altre tre splendide vignette!
Poi abbiamo il mio capolavoro bloggeristico il già citato De Igienica Charta (76 visualizzazioni) "Questo fa veramente cacà!".
E poi ci sono le appena scampate Palle Natalizie (48 visualizzazioni).
E ora andateveli a leggere tutti e buon anno!
PS: per favore "mipiaciate" questa pagina facebook in cui troverete anteprime su un fumetto che verrà pubblicato qui... appena compro il pennarello, ché è finito.
PS2: il sottotitolo ("So scrivere anche merda") è una contrapposizione al "So scrivere anche aulico" (per chi non l'avesse notato...)
PS3: un sentito augurio di guarigione a Michael Schumacher e a tutte le persone che stanno male per motivi fisici e non.
PlayStation4 (PS4): il tittolo "Buon Anno 2014" è un'altra delle tendenze dei Googliani degli ultimi giorni...
Buon Anno e buoni propositi del tipo "l'anno prossimo non farò buoni propositi che non sono in grado di mantenere come "l'anno prossimo non farò buoni propositi che non sono in grado di mantenere come "l'anno prossimo non farò buoni propositi che non sono in grado di mantenere come [...]""""""""""""""""[...] a tutti!




sabato 21 dicembre 2013

Palle Natalizie

Sì! Sta per arrivare Natale! La grande festa! La festa degli alberi, dei regali, dei parenti, di... di...
Un momento... ma perché si festeggia Natale? Cos'è Natale?
Vediamo... il 25 dicembre ricorda sicuramente un evento importante...
Ora, non credo si tratti della nascita di Cleopatra, troppo pagana per essere così apprezzata dalla Chiesa...
Ah, giusto... la Chiesa... Uhm... vediamo...
Che si ricordi la nascita di papa Pio VI... O forse la Chiesa festeggia la morte di Charlie Chaplin... forse era troppo immorale per gli ecclesiastici?
Bè, io ci ho provato ma pensando al Natale a me vengono in mente solo palle, palle e ancora palle... di tutti i tipi.
Sì, quei begli addobbi appesi agli alberi. Quelle masse plastiche luccicanti. Alcuni hanno quelle che si illuminano.
Sì, palle. Palle. Palle che ostentano sfarzo, gioia, amore, pace. Palle.
Palle che assistono alla gioia dell'incontro con parenti che vedi solo in quell'occasione e sei davvero felice di rincontrarli. Palle.
«Che bello! Quanto tempo! Cosa hai fatto? Ho tante cose da dirti!». Palle.

(Oddio! Chi è quello... Aspetta... forse è il prozio del figlio del fratello di secondo letto di mio zio di quarto grado... o forse è quel cugino di mio cognato il cui figlio doveva laurearsi dieci anni fa ed era ancora al secondo esame?...).
«Ciao! Ti ricordi di mio figlio? Ha superato il terzo esame!»
(Oh, allora ho buona memoria...) «Ah, che bello mi fa piacere!»
«Purtroppo lui non viene mai compreso appieno dalla gente… è il destino dei geni…»
«Ehm… ma certo, certo… per questo la società non funziona» (Ma questo ha letto una pagina al mese?)
«Eh già, anche mio cuGGino è in questa situazione… Pensa che l’hanno fregato su Mussolini!»
«Ah, e cosa gli avevano chiesto?»
«Mah, cose assurde: che rapporti aveva con Hitler?... Ma sono domande logiche? Io che cavolo ne so! Uno studia storia e si ritrova domande di gossip! Roba da “Diva e Donna”»
«Hai ragione… è proprio così…» (Dio santo, quanto è ignorante…)
«Di questo passo l’Italia non si riprenderà mai! Se non si riconoscono le eccellenze…»
«Già, poi dice che uno vota MoVimento 5 Stelle!» (Ma che cazzo dico?)
«Pure su quello poi… pensa che mia moglie voleva candidarsi alle  regionali ma non l’hanno fatta entrare per un cavillo…»
«Cioè?» (Prepariamoci per un’altra botta…)
«In pratica hanno detto che il partito che aveva scelto era incostituzionale…»
«Ovvero?» (Ho una paura fottuta della risposta…)
«Si era presentata con il “PARTITO Facciamo Assemblee Sociali Con Italiani Superiori Tutti Antidemocratici”»
Cerco di capire l’acronimo: quando te lo dicono a voce non vedi le lettere in maiuscolo…
Dopo dieci minuti in cui sono rimasto con la bocca aperta intento a risolvere l’enigma, arrivo finalmente alla soluzione.
Soluzione che mi porta a restare per altri dieci minuti con la bocca aperta…
(E mo’ che le rispondo…) «Eh… eh… non c’è più democrazia… (risposta infelice, lo ammetto).
«Ce n’è troppa! In questa massa informe di democrazia non si riescono a riconoscere le eccellenze!»
«Eh, già… Oggi si fa di tutta l’erba un fascio…» (Oh, cazzo… non ci credo che l’ho detto…)
«Eh, già…»
Fiù… Fortunatamente non l’ha capita… del resto è ignorante e fascista, quindi coglione al quadrato… Che poi ignorante e fascista sono sinonimi… Scusate la ripetizione…
E così sparo una battuta per accomiatarmi.
«Lo sai che una volta Mussolini venne trovato a letto con un orsetto? Inizialmente Hitler lo voleva punire ma poi ci ripensò…»
«Si è intenerito di fronte alla dolcezza del nostro duce?»
«No, è che non aveva promulgato nessuna legge contro la zooerastia…»
Ho sempre avuto un debole per i fascisti e gli ignoranti (cazzo, ho fatto di nuovo ripetizione)... Mi diverto a prenderli in giro... Il bello è che non capiscono la battuta... 
Infatti questo mi risponde:  «Ma che c'è di male ad andare allo zoo?»
A quel punto tronchi la discussione: «Mi ha fatto piacere parlare con te.» Palle.

Finita la prima discussione incontri la sorella del fratello della zia Tina che non ha altre sorelle.
«Ciao! Come va? Quanto tempo! Mi fa piacere rivederti!» Palle.
(Oh, no! La zia Tina no!) «Ciao zia Tina... Come sta tua figlia?...»
La figlia di zia Tina. Un mostro. Ha fatto esplodere una casetta di campagna perché lì era stata con il fidanzato che l'aveva appena lasciata. Diceva che in quella casa era rimasto il suo odore. Ma attaccato al suo odore c'era anche il fidanzato. Cremazione immediata con tanto di dispersione delle ceneri in aperta campagna.
«Oh, sta bene... Ha un nuovo fidanzato... E' islamico... ma tra poco lei farà l'annuale grigliata di maiale natalizia...»
«Ah, ma vedrai che arriveranno un compromesso...» (Ecco un altro povero Cristo... cioè... povero Maometto, che raggiungerà ben presto il regno di Di... cioè... di Allah...)
«Sai che anche io mi sono sistemata?»
La zia Tina perse il marito vent'anni fa. Intossicazione alimentare dovuta ad un fugu tagliato male... da un'esperta di cucina giapponese quale è la zia Tina...
«Mi fa piacere, chi è il fortunato?» (Oh, non me ne può fregare di meno e già prego per la sua anima...)
«E' un esperto viaggiatore giapponese... Mi-Chin Kamminai!»
(Oddio, ora parte con le sue battute squallide... Uccidetemi, anche in modo doloroso... Ma fatelo in fretta!) «Ah, ah... bellissima battuta zia... Vedo che non hai perso il tuo senso dell'umorismo!»
«Grazie! Proprio domani devo andare ad un convegno sulle barzellette! Speriamo ci sia bel tempo... Ma sono fiduciosa... Domani ci dovrebbe essere sole su tutta la penisola... Lo diceva oggi quel famoso meteorologo ispanico-cinese: Shen De La Neve!»
(Oddio, ne ha fatta un'altra!) «Ah, ah, ah! Bellissima questa! Bè, ora ti saluto! Non avevo mai sentito una battuta migliore di questa!» Palle.

Perché si sa che il Natale è pieno di palle. Da quando si è piccoli con Babbo Natale.
Oggi ci vuole coraggio a dire che c'è un vecchio di un Paese freddo e sottosviluppato che va scialacquando i suoi risparmi per accontentare bambini ricchi e viziati (ché solo loro ricevono i regali), fregandosene dei suoi connazionali e dei Paesi ancora più poveri. Perché ai poveri nessuno ci pensa.
Nessuno tranne Astolfo. Astolfo è uno zio di quinto grado (duecentosettantottesimo nella scala Kelvin) che adora le frasi da filantropo.
"Il Natale non deve essere un privilegio, ma un pregio. Un pregio dei più ricchi che aiutano i più poveri con il loro privilegio."
Bella, sì. Ma Astolfo ha un campo di pomodori in cui sfrutta africani pagandoli 1€ a giornata. Astolfo ha un'industria di scarpe made in Taiwan, non aggiungo altro.
Astolfo ha una discarica al nord, che porta i suoi rifiuti al sud. Astolfo si è buttato in politica dicendo di voler aiutare i poveri. Palle: in un' intercettazione afferma che "il povero è l'anima e il carro dell'arricchimento dei potenti". Astolfo siamo tutti noi. Siamo tutti dei grandissimi Astolfi.
Siamo dei grandissimi Astolfi quando addobbiamo gli alberi e le case per "evocare lo spirito natalizio". 
Siamo dei grandissimi Astolfi quando addobbiamo la nostra vita con palle, palle e ancora palle.
Siamo dei grandissimi Astolfi quando predichiamo la pace, la lotta all'ipocrisia, la lotta al consumismo e poi siamo i primi ad addobbarci con palle di ogni genere.
Ma allora perché lo facciamo? Perché siamo così falsi e ipocriti? Non lo so.
Mentre ci rifletto su, vado a finire di addobbare l'albero.

Vi lascio con un video che pubblicai su YouTube due anni fa.
Buone Natale a tutti.







mercoledì 11 dicembre 2013

So scrivere anche aulico (o "De Igienica Charta")

Giorni or sono dal consiglio fattomi: "le tue idee son curate assai, ma sì deve esserlo la forma".
Ed è così che oggi intendo andar a dimostrare la mia facoltà nell'impiego di un idioma maggiormente ricercato e raffinato. Intendo inoltre dimostrar che l'utilizzo di linguaggio volgare ("volgare" qui inteso nel senso di "popolare-medio-basso") era una scelta ponderata e finalizzata al ruolo goliardico del blog.
Ma lo stile aulico non si presta in maniera ottimale ad un argomento fugace e intriso d'attualità.
Per questo la mia scelta è ricaduta su una problematica fondamentale della nostra e delle prossime società (perlomeno finché i geni futuri non avranno realizzato un paio di braghe autopulenti).
L'argomento, dunque, sarà di infimo livello, specie se confrontato con lo stile linguistico scelto.
Questa scelta è stata ponderata per il mantenimento di un minimo fine umoresco (quest'ultimo vocabolo è del tutto estraneo alla somma conoscenza della correzione automatica).
Il problema di cui andrò a trattare è una preoccupazione che, almeno una volta, ha toccato tutti.
Quante volte, dopo una giornata spesa tra il lavoro (o la scuola) e l'auto (o l'autobus) si ha il desio, che chiamarlo tale è improprio trattandosi di un bisogno fisiologico, di distendere i propri muscoli in una seduta sull'oggetto ceramico (in genere) appellato nei modi più svariati:
WC, la cui sigla (sembra strano) ha un senso compiuto che intendo ora divulgare al mondo (o a quei tre che leggono il blog, dei quali uno scrive anche gli articoli): Water Closet;
Toilette, parola nella lingua dei francesi, noti per aver inventato l'oggetto in questione e il bidet, che però hanno snobbato non appena si è diffuso in tutto il mondo, considerandosi anticonformisti. La toilette, invece, l'hanno sempre tenuta in alta considerazione e non la snobberanno mai (perlomeno finché i geni futuri non avranno realizzato un paio di braghe autopulenti);
Latrina, che è passato, in seguito, ad indicare il WC dei cani (dal verbo "latrare") ed è adoperato dagli abitanti di Napoli per apostrofare le persone simili per essenza al prodotto proprio della toilette;
Vespasiano, dal nome del primo uomo ad essere talmente brutto da essere accostato, per la prima volta nella storia, ad un orinatoio;
Orinatoio, così chiamato dall'uomo che vuol fare colpo su una donna, che egli ritiene, di cultura (o viceversa).
Es: "Tesoro, vado un attimo all'orinatoio." "Perfetto, amore: ne approfitto per andare al cesso!";
Cesso, forma volgare che utilizza spesso l'oratore che vuol conquistare una certa fetta di pubblico (il 100%) ma non sempre riesce nell'intento: la presunzione di considerare il 100% della gente come dei barbari incolti che scatenano la propria ilarità solo al suono di termini scurrili, potrebbe portargli l'antipatia del restante 0%;
Gabinetto, forma utilizzata nella maggior parte dei casi. E' talmente diffusa che si sono scatenate delle lotte interne ad esso (intestine) per diventarne i leader (capi di gabinetto).
L'utilizzo dell'oggetto è noto a tutti. Non mi riferisco all'urinazione che, ormai , nessuno pratica più nel gabinetto ma, più spesso, nelle siepi ai lati delle strade mentre transita un auto con degli infanti.
Mi riferisco, ovviamente, all'atto defecatorio (e anche quest'altro termine è ignoto alla somma sapienza della correzione automatica).
Finito l'atto, si resta alcuni minuti a godere della libertà e leggerezza ottenuti, ragionando sulle infinite vie del mondo e dei canali di scarico: "Chissà se è arrivato, quello stronzo. Vorrei sapere perché non chiama mai..."
Terminato il momento riflessivo-contemplativo si passa alla fase dello strappo. E' solo allora che si viene a conoscenza della dolorosa realtà dei fatti: sorpresa, delusione e rassegnazione attanagliano e riempiono l'animo (appena svuotato).
Ed è a questo punto che l'indagine ontologica sull'uomo arriva al suo limite confluendo in una domanda destinata a restare irrisolta per l'eternità: perché? Perché l'uomo è così insensibile alle esigenze dei suoi simili? Qual è il motivo per cui lo stesso principio che permise all'uomo, per la prima volta, di inserire l'insieme di cellulosa definito "rotolo di carta igienica" intorno al porta-cart'igienica, non permette ad esso di ripetere l'operazione una volta terminato il primo storico rotolo?
In quel momento prendi in mano il rotolo con la voglia di stritolarlo, bestemmiarlo, distruggerlo... ma poi, lo vedi, così umile, indifeso e striato, che la tua mente naufraga nel dolce mare dei ricordi d'infanzia: quante volte lo hai utilizzato per guardarci attraverso, quante volte la tua scuola ti chiedeva di portare uno di loro per realizzare quei lavoretti festivi che, anche se riuscivano come riuscirebbe un corso sulla fiducia e l'amicizia su un serpente, erano apprezzati dai tuoi genitori, commossi per la creatività del figlio.
Quante volte li conservavi nei cassetti nell'attesa di un estro, un ispirazione per renderli protagonisti di qualcosa di geniale (ispirazione che ti sarebbe arrivata solo 10 anni dopo, nella fredda epoca dei blog).
Quante volte, ancora, aspettavi la fine della carta igienica per appropriarti di esso.
Quante volte acceleravi la fine del rotolo, allagando il bagno e le due stanze adiacenti.
E ora sei lì e lo guardi. Non riesci a distruggerlo, non ci sei mai riuscito. E allora tenti un'estrema, quanto utopica, apologia della sua utilità.
E il primo utilizzo che la tua mente riesce ad immaginare ti viene suggerito dall'esperienza passata: la teoria del rotolo-cannocchiale.
Secondo questa teoria, diffusa tra gli esseri umani di età compresa tra gli 0 e i 4, il rotolo di cartone, attorno al quale erano avvolti strati di veli di soffice carta, può essere portato all'occhio amplificandone le capacità visive similmente ad un cannocchiale. I fondamentalisti di questa teoria (i quinquenni) ritengono che prima dell'invenzione del cannocchiale, le sue funzioni erano compiute proprio dal famoso rotolo. Quest'ultima teoria non è, però, approvata da tutti i cultori del rotolo, in quanto smentita dalla recente scoperta secondo la quale il cannocchiale è nato prima del rotolo di cartone.
In ogni caso, l'uomo deluso non si arrende, porta il rotolo all'occhio e esulta riuscendo a vedere un moscerino spiaccicato su un muro... che si trova a 20 cm di distanza.
No, non puoi accettare l'evidenza dei fatti! Sono stati i 10 anni lontani dalla setta del rotolo a celarti la verità. Hai abbandonato da tempo i tuoi confratelli e, probabilmente, la mancanza di pratica ha reso il tuo occhio facilmente ingannabile. Dunque, ciò che non riesci a dimostrare attraverso l'esperienza pratica che, per la tua mente sopita, risulta ingannevole, lo accetti teoricamente e metafisicamente.
Sei tornato ad essere un Rotolista, sì! Sei finalmente felice perché credi, scioccamente, di aver raggiunto la verità assoluta... però il termine estremo del tuo apparato escretore è ancora in attesa di essere liberato dalla sua scura ignoranza.


sabato 7 dicembre 2013

#primariepd

Oggi è il grande giorno! No, non l'Immacolata... Cioè, sì ma non parliamo di questo...
Oggi è il giorno della stravittoria di Renzi con conseguente distruzione di quel pò di sinistra che era rimasta in Italia delle Primarie del PD...
I contendenti sono:
Matteo Renzi: giovane con qualche anno in più, camperaro e sloganista. I suoi ideali sono: ...ehm...ehm...
Gianni Cuperlo: giovane dentro e #belloedemocratico fuori. I suoi ideali sono: la falce, il martello... ma anche la falce, il martello e... ehm...ehm... Ah, sì: LA SINISTRA!
Pippo Civati: giovani fuori e bello nelle radiografie. I suoi ideali sono: i capelli alla Paul McCartney, la cravatta, l'OPPOSIZIONE ALLE LARGHE INTESE e L'ULIVO!
In queste primarie qualcuno di interessante c'è... però c'è anche Renzi. Qualcuno che meriterebbe di vincere c'è... però vincerà Renzi. Qualcuno con tanti consensi c'è... ah, no... quello è Renzi.
E poi c'è lui, Berlusconi! Come che c'entra il Cav. con le primarie di un partito di centro-sinistra? Niente. Però c'è anche Renzi...
Ma c'era un altro candidato: Gianni Pittella.
Ma poi ha incontrato Cuperlo e si sono detti: "Al PD può esistere un solo Gianni!"
Cuperlo aveva spezzato già l'asta della BandieraRossaCheTrionferà... ma Pittella è pacifico e ha detto: "Farete la fine delle Iene di Tarantino, io vi saluto."
Ora vado a dormire poi continuo........................................zzzzzzzzz..............vndwvnldwnvlwn cncwclwe..,,wewpwv

Eccomi... i seggi sono chiusi da più di un'ora... vi devo dire chi è in testa? No, no ve o dico.
Comunque quello in testa è al 68,5%.
Intanto eccovi tre vignette sulle primarie:





 Non finisce qui...

martedì 3 dicembre 2013

Berlusconi è decaduto!

Lo so, lo so! E' passato un pò da quando Silvietto è stato pugnalato in senato, però ne posso parlare solo ora. Ho anche altro da fare... Considerando, poi, che siete in tre a leggere i miei articoli e che non ci guadagno un niente di Renzi niente...
Sì, bisogna avere rispetto per i propri lettori anche se sono pochi, però se vi dessi troppa importanza vi montereste la testa e fondereste una nuova corrente di Centro-Destra, ché oramai lo fanno pure i burattini...
L'evento lo conoscete tutti: Berlusconi è decaduto da senatore, dunque è, teoricamente, giudicabile nei tribunali come tutti noi comuni mortali... Che scandalo! Era dal 33 d.c. che non capitava una cosa del genere ad un essere superiore...
Ovviamente la notizia ha scosso tutti (me alcuni in modo positivo, altri in modo negativo) e ognuno ha avuto una reazione diversa...
Tra traditori pentiti e santi increduli, ecco tre vignette che cercano di mostrare i moti dell'animo di alcuni testimoni della morte (in senato) del Gran Maestro...





Ps: E che qualcuno commentasse qualcosa, porca Nicole Minetti vacca!





giovedì 21 novembre 2013

Saguaro chiude? Non chiude? Socchiude?

Allora... è un pò che non parlo di fumetti perché ultimamente mi sono occupato di satira (e se vi andate a leggere qualcosa mi fate un grosso favore)... Ora unirò i due me: il linguaggio satirico e l'interesse per il fumetto.
Cosa è successo?
Alle 10.07 di stamani (21/11/2013) il sito "Fumetto D'Autore" pubblica un articolo in cui annuncia la chiusura del fumetto della Sergio Bonelli Editore, Saguaro.
Che il blogger è fan di Saguaro (e non solo) già si sa e a provarlo ci sono le interviste a Enna e Mignacco, rispettivamente ideatore-sceneggiatore e primo altro-sceneggiatore della serie.
Scoppia il caos! Da Comicus alla pagina fb di Saguaro, passando per L'Ombra Del Falco - Il forum di Saguaro (fondato da me) si parla SOLO di questa notizia (se, come no)...
Allora mi decido: sendo  una mail (ché gmail non è mai stato tradotto in italiano) a Bruno Enna in cui gli chiedo conferma.
La risposta è stata pubblicata sul forum di Saguaro.
Ma allora perché pubblichi questo articolo?
Ma come perché? Una notizia del genere ha fatto fare il record di visualizzazioni contemporanee del forum... che faccia lo stesso col blog? Cavalcare l'onda!
"E tu festeggi un boom di visualizzazione in seguito ad una notizia del genere?"
Bè, io ho fatto il botto con una notizia semi-positiva venuta da Enna.
Non sono mica il TG1 che fa festa perché ha fatto boom di ascolti per il terremoto in Abbruzzo?!?
Molti hanno scritto che "Fumetto D'Autore" è un sito ostile alla Bonelli e, in particolare, al RRobe...
Non conosci il RRobe?!? Lo conoscono anche i sassi o, Nel Peggiore Dei Casi, i Samurai in cerca di Redenzione lo detestano e Indagare sul significato dei suoi post su fb è un Incubo... "Parlate male di lui, ma parlatene"... Ah, giusto: Orfani.
Io non so se questo accanimento contro la Bonelli sia reale (prima di oggi non conoscevo il sito "Fumetto D'Autore") ma ho colto un pò di ironia nell'articolo in questione...
Fatto sta che, secondo me, Saguaro non è stato capito in pieno: le tematiche sociali, il disadattamento del protagonista che rappresenta la condizione di molti indiani all'epoca ma anche, semplicemente, la storia e i personaggi sono di una qualità incredibile. Ma ora ho parlato troppo seriamente... ché, ricordiamolo, questo è un articolo del tutto inutile che vuole solo cavalcare l'onda della notizia fumettistica del giorno, almeno lo faccio ironico.
Comunque la risposta di Enna è stata: "Per quanto riguarda Saguaro, si naviga a vista, come al solito. Di certo, però, la serie NON chiuderà con il numero 27."
Dunque, Autore di Fumetto D'Autore, non dico che la tua notizia sia falsa ma vorremmo (non solo io credo...) conoscere le tue fonti, le mie le ho dette (più di Enna...).
Perché son buoni tutti a scrivere: "Leo Ortolani fa partire Rat-Man Gigante a febbraio"... Ah, è vero? Come Non Detto.
E ho citato la fonte anche stavolta.
Va bene a questo punto mi fermo... Ci saranno aggiornamenti e una vignetta nei prossimi giorni!
Saguaro non chiude, lunga vita a Saguaro! (utilizzabile come hashtag su Facebook e Twitter).
AGGIORNAMENTO DEL 22/11/2013:
Bè, vi avevo promesso aggiornamenti? Ecco, Fumetto D'Autore ha risposto ad Enna dicendo:
"Caro Enna, o numero 27, o numero 30 o  numero 35, la notizia è che Saguaro è destinato a chiudere purtroppo, cosa che ci dispiace ma che si sapeva tra gli addetti ai lavori già da Lucca 2013. "Si naviga a vista", come lei stesso dice, è sintomo che le cose non vanno bene già da un po' e infatti secondo i numeri i nostro possesso parrebbe che Saguaro possa essere sceso sotto le 20.000 copie. Varie fonti ci hanno riferito in diverse occasioni, sia prima che dopo la fiera lucchese che Saguaro avrebbe chiuso attorno al numero 30. (fumettodautore.com)"
Ecco è questo il problema: le fonti. Cosa che io ho richiesto e l'Autore di Fumetto D'Autore risponde (non so se a me o ad altri):
"[...] perché TUTTE LE VOLTE che Fumetto d'’Autore dice di avere fonti riservate a cui assicura l’'anonimato deve sempre arrivare qualcuno a ROMPERE I COGLIONI? [...] le fonti? Sappiamo chi sono, esistono, sono state verificate e QUESTO VI DEVE BASTARE [...] Ulteriori richieste perentorie di "rivelare le fonti" dimostreranno solo la malafede di chi le fa. (fumettodautore.com)"
Ma che ragionamento del c4zz0 (per usare il suo linguaggio) è questo?
Come vedi tutto ciò che ho scritto cita la fonte (il tuo sito)...
Ora, non metto in dubbio che le fonti siano reali e attendibili... è il ragionamento che è sbagliato!
Io, ad esempio, potrei scrivere:
"L'Autore di Fumetto D'Autore, che critica sempre Recchioni, ha, in realtà, un poster a grandezza naturale del RRobe, vicino al quale balla la lap dance. Questo dimostra che Fumetto D'Autore critica il RRobe solo per avere una maggior visibilità. Le fonti sono riservate ma esistono e sono state verificate (anche da Roberto Giacobbo) e QUESTO VI DEVE BASTARE, quindi NON ROMPETE I C0GL10N1!"
Ecco, io mi troverei, probabilmente, querelato (giustamente).
Per questo le fonti vanno, almeno, accennate... a meno che le tue fonti non provengano dalle Sacre Scritture, e comunque dovresti dire, almeno: "Dal Vangelo secondo me", "Dalla lettera mia ai fumettisti" o "Parola di Superman (il dio del fumetto...forse...)".
E poi il tuo discorso regge per accuse o rivelazioni gravi, non credo che le tue fonti verrebbero trucidate dalla Triade di Don Bruno Enna detto "il Saguaro", Don Davide Bonelli detto "l'Editore" o Don Mauro Marcheselli detto "il Storie".
Però non ti chiedo più di citare le fonti, perché non sono in malafede e non voglio mettere a repentaglio vite umane.
AGGIORNAMENTO DEL 23/11/2013:
Come promesso eccovi la vignetta sul caso...







lunedì 18 novembre 2013

#forzaitaliaisback

Comincio col dire che questo è il primo post che scrivo con l'iPod.
Il titolo. Come vedete il post si chiama #forzaitaliaisback. Ora, cosa vuol dire lo sapete tutti... a meno che non avete chiuso il mondo fuori con il suo casino e avete dato un calcio alla tv.
Silvio ha rinato Forza Italia!
Sì, lo so che rinato non è transitivo ma è giusto che per un evento al limite del paranormale venga coniato un nuovo termine... Perché secondo voi "UFO" esisteva prima di essere coniata?
"Aho, vedi che UFO è 'n'acronimo!"
E no, caro lettore immaginario che pensi in romanesco: questo è quello che vuol farti credere il potere americano, la verità è un'altra... Ma non te la posso rivelare!
Lo so che dopo i tre puntini sospensivi va la minuscola ma ve l'ho detto che sto scrivendo con l'iPod... E non me la sento di contraddire la somma decisone della Sacra Correzione Automatica. Io ci tengo alla mia anima.
Torniamo al titolo: ho usato il cancelletto (la Sacra Correzione Automatica dell'iPod me lo segna errore... ascolta SCAi:è questo #! Non ci credo: ho corretto la Correzione Automatica!)...
Stavo dicendo... Ho usato il # per richiamare agli hashtag (e pure questo me lo sottolinea...) di Twitter (ah, questo no!). Infatti sarà l'hashtag al quale potrete scrivere i vostri pensieri su questo evento, i migliori dei quali pubblicherò qui sul mio blog (potete usare l'hashtag anche su Facebook).
L'evento. Sabato è rinato il partito che ha fatto coniare ai tifosi italiani non di centro-destra la frase "Forza Azzurri", ché dire "Forza Italia" faceva venire l'orticaria ai genitali negli uomini, il calo del desiderio di fare shopping nelle donne e l'impotenza ai mandrilli.
Intanto, io sono rimasto molto deluso: ma insomma, Silvio è un professionista nell'organizzare eventi e mi va a rinascere Forza Italia nel 2013??!!?
Avrebbe dovuto aspettare pochi mesi e l'avrebbe potuta rinascere esattamente Venti Anni Dopo (altro che Dumas)!
Ma sai che evento! Si sarebbe anche trovato più vicino alle elezioni con un boom di voti che neanche Mussolini!
Immaginate un attimo i Pooh, che sono nati nel 1966 (sì tutti e quattro lo stesso giorno), si trovano a novembre del 2005 e pubblicano "La Grande Festa" con il logo "P40o", tutti li avrebbero presi per pazzi... Ah, hanno fatto così? Okay...
Vabbè facciamo un'altro esempio! 
I Beatles si sono formati nel '60 e hanno pubblicato il primo disco nel '63. Per i 50 anni si poteva pubblicare la raccolta di tutti gli album in versione rimasterizzata nel 2010 o nel 2013 e infatti è stata pubblicata... ah, nel 2009... Eh, ma in Italia però... ah, nel 2012...
Vabbè, mi fermo qui che sennò faccio la fine del buon Emilione ("Che figura di m****")...
Sfumato l'effetto Ventennio, resta comunque la gioia di chi dice: "Sono nato con Forza Italia (chi politicamente e chi fisicamente, chi entrambe le cose) e sono JoCondor per la sua rinascita, il PDL non mi andava a genio!"
Che è un pò come dire: "Sono nato che ascoltavo i Beatles su LP e sono contento che ora abbiano ripubblicato gli LP, su CD non mi andavano per niente a genio... pensa che su CD preferisco gli Stones!"
Ma il premio #macredichesiamostronzi va a...
AA: Angelino Alfano, burattino in cerca di burattinaio.
Eh si, perché Angelino di Lodalfano, re di #leggiallaboja, ha partito un partito:
#NuovoCentroDestra
Sì, un pò come avevano fatto il Gigante (Crosetto, ndr) e la Bambina (@GiorgiaMeloni per i tweetteriani) nelle scorse elezioni, che avevano fondato Fratelli D'Italia (già il nome non gli avrei mai permesso di usarlo, così come Forza Italia...), sputtanavano Berlusconi a destra e a sinistra (ma soprattutto a destra), "Berlusconi è un pedofilo!", "Berlusconi non aiuta le anziane ad attraversare la strada!", "Berlusconi ha toccato il culo alla Minetti gratis, mentre gli altri hanno sempre pagato onestamente!", e poi erano suoi alleati e gli passavano i voti!
Stessa cosa per Alfy, che ha fatto la fine dello schiavo liberato che, essendo un liberto, nessuno vuole e torna dal suo padrone sperando di essere assunto a tempo indeterminato...
Le conseguenze. È presto detto: per usare un termine di Scanzi, c'è stato lo spacchettamento dei voti, al quale cascano solo i fessi.
Se ti fa schifo Berlusconi non devi votare neanche Fratelli D'Italia, NuovoCentroDestra, La Destra e gli altri perché i voti van tutti lì!
A questo punto vota la buona vecchia Forza Italia, ché eviti di fare la figura del coglione (o meglio lo sei un pò meno, perché se voti ancora Silvio...) e, soprattutto sei nello spirito dell'evento più figo del secolo... no, non il ritorno in Italia di Maradona o l'acquisto dell'Inter da parte di Tohir... Mi riferisco all'evento che su Fb e Twitter mi piace chiamare:
#forzaitaliaisback

giovedì 7 novembre 2013

Rieccolo! Silvio ci ricasca! "I miei figli come ebrei sotto Hitler!"

Il buon Silvio ci ricasca... Ché troppo tempo senza sparare assurdità non ci sa stare!
La carriera del Cavalier Serpvente è ricca di queste "gaffe": dall'Obama abbronzato alle "eranounidicimenesonfattesolootto", ecc.
Strano ma vero: nonostante le gaffe, è sempre amato dai suoi falchi e dalle sue colombe...
"'Mbè? Perché, te nun 'o sei? Te che sei? Farco o Colomba?"
In questi casi, caro lettore immaginario che pensa in romanaccio, pur essendo animalista, rispondo: "Sono Cacciatore!"
Come cavolo fate a seguire ancora quest'uomo?
Perché i Pisellini Piddiellini sono proprio fissati con quel tizio...
ad esempio Brunetta scrive su Twitter qualche giorno fa:





















Al che non ho potuto astenermi dal rispondergli.








Che poi la differenza non sta "solo" in quello... ma non è di questo che voglio parlare...
Difatti Berlusconi questa volta ha proprio dato il massimo del coglionismo (che poi se digiti su Google "massimo del coglionismo" il signor G ti risponde: "Forse cercavi: berlusconi).
E pensare che gli Ebrei lo avevano anche premiato a quello lì...
Il 23 settembre 2003, a New York, gli è stato consegnato il premio "Statista dell'anno" dalla Anti-Defamation League, l'organizzazione ebraica che combatte l'antisemitismo nel mondo. (wikipedia.org)
E già allora era stato contestato per via di alcune frasi riguardo il governo di "controproDUCEnte" Benny.
Ma quali frasi? Forse frasi simili a quelle con cui ci ha deliziato lo scorso gennaio quando, durante la Giornata della Memoria (e non alla Festa dell'Inioranza di CasaPound, che si svolge ogni volta che si riuniscono)?
Per tanti versi Mussolini aveva fatto bene ma “il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa”. Silvio Berlusconi, arrivato a sorpresa alle celebrazioni per la Giornata della Memoria a Milano, dice: “L’Italia non ha le stesse responsabilità della Germania ma ci fu una connivenza che all’inizio non fu completamente consapevole”. ”Non si possono più ripetere quelle vicende che qui iniziarono – ha proseguito -, solo mettendosi nei panni dei deportati si può capire quali vortici di tragedia si raggiunsero”. Berlusconi ha spiegato che “l’Italia preferì essere alleata alla Germania di Hitler piuttosto che contrapporvisi” e “dentro questa alleanza ci fu l’imposizione della lotta contro gli ebrei”. (IlFattoQuotidiano.it)
Questa volta, invece, se ne esce con "I miei figli come Ebrei sotto Hitler!"
Eeeeh?!?
Qui avrei voluto dire tante cose, ma ci ha pensato ieri il grande Maccox a riassumerle in un capolavoro di 1 minuto e 22 secondi che ha chiuso la puntata di Gazebo di ieri.
Godetevi il video, vale più di mille minuti di parole...


Anni e anni di cazzate stratosferiche che hanno generato miliardi di giramenti di Berlusconi coglioni a ventilatore... eppure è ancora lì. Hanno formato quella "Cosa" che chiamano Larghe Intese per lui... o meglio... le larghe intese sono lui.
Vi lascio con una mi vignetta dedicata alla "Cosa".
PS: questa volta mi sa che sono stato un pò più pesante e meno divertente... ma mi ha fatto proprio incazzare...

venerdì 1 novembre 2013

Q.G. - Quadro Generale

Dopo aver inaugurato il blog con due grandi autori del fumetto italiano (Bruno Enna e Luigi Mignacco) parliamo di altro... Ché il blog vuole essere di satira e di fumetti (scritti e disegnati da me) e di tanto altro come, appunto, interviste, recensioni e tutto ciò che mi passa per la testa...
Bè, che dire... il periodo è quello che è: Berlusconi sta per finire, le primarie del PD che incombono e l'ascesa di Renzi... Si prospetta un bel 2011... Ah, no... quello era due anni fa...
La verità è che il Bel Paese è sempre lo stesso da due anni e anche più... oramai è scaduto (questa è sottile...).
Ma il problema del formaggio, emh, del Paese non sta solo nella politica. Il problema è più ampio e parte da te! Sì, da te, che hai letto le due interviste (la seconda è ancora Work In Progress quindi ogni tanto controllate) e ora hai iniziato a leggere questo e pensi: "'Mbè, sta a parlà de li fatti suoi, e nun sta a intervistà nessuno... allora me vado a vedè er video der cinese che ride mentre magna..."
Ecco, caro lettore che pensi questo (anche se non lo pensi in romanaccio), sappi che stai tagliando le gambe a un giovine che cerca di fare quello che gli piace... e se ha questo punto stai pensando: "Poraccio... me fa ride!"... Bè, sappi che è proprio il mio intento: FAR RIDERE.
Perché il problema dell'Italia è che non dà spazio ai giovani e alle novità.
"Ma se er blog ce l'ha pure Giovanardi? Ma quale novità..."
Bè, qui ti do ragione... ma che ci posso fare? Far chiudere il blog a Giovanardi? O chiudere il blog dopo solo tre articoli?  Nessuna delle due: quello di Giovanardi mi serve ne i momenti di angoscia e di crisi di idee, ché leggendo il suo mi riprendo e penso "tanto peggio di così non si può". Il mio lo lascio aperto perché è uno spazio che mi permette di fare quello che mi pare! "Ma perché, famme capì: naa vita reale non poi dì quelo che te pare?" E no, caro il mio lettore immaginario che pensa in romanaccio! Perché crediamo di essere liberi ma, in realtà, siamo controllati... e spiati!
Infatti Big Bro Obama sta spiandoci tutti! Anche io, in questo momento, non posso scrivere tutto ciò che vorrei! Molto di quello che scrivo verrà cancellato preventivamente... probabilmente anche questa frase verrà tolta e sarà sostituita con: Stavo scherzando, siamo tutti liberi di professare la religione di Stato e il tipo di sessualità scelta l'Alto Consiglio di Giovanardi. "Aho, nun te pare che te ce stai a fissà, co sto Giovanardi?"
Credo tu abbia ragione, caro lettore immaginario che pensa in romanaccio. E per questo mi fermo con un'ultima perla: Marco Mengoni vende più di Elio! Roba da stringere la mano molto forte in uno strumento di tortura e di morte!
Alla prossima! Stay Tuned!

giovedì 31 ottobre 2013

Da Lanciostory a Saguaro: la ricca carriera di Luigi Mignacco con tante anteprime!

Dopo aver inaugurato il blog con l'intervista a Bruno Enna, incontriamo un altro autore storico del fumetto italiano: Luigi Mignacco, che ha esordito recentemente come sceneggiatore di Saguaro in questi giorni (il numero 19 è uscito il 25 ottobre). Come per Bruno Enna, anche per Luigi ci sono tante domande, alcune delle quali arrivano direttamente da L'ombra del falco - Il forum di Saguaro. Finalmente posso pubblicare l'intervista integrale ricca di anteprime su lavori futuri del grande Luigi (Color Tex, Le Storie, ecc...). Partiamo...


1) Dunque, Luigi... Innanzitutto grazie per esserti reso disponibile per l'intervista. La domanda da un milione di dollari: come nasce il tuo amore per i fumetti? Quanti anni avevi? Quali erano i tuoi fumetti preferiti?

Ho scoperto i fumetti a sei anni quando ho imparato a leggere. I primi personaggi che ho amato sono stati Batman Superman e quelli del mitico Corriere dei Piccoli: Lucky Luke, Bernard Prince, Blueberry, i Puffi, Valentina Melaverde e poco dopo Corto Maltese.
E tanti altri eroi del CdP ovviamente.

2) Come inizia la tua carriera fumettistica? Cosa facevi prima?

La “carriera” iniziò nel lontano 1981 quando mi telefonò Stelio Rizzo, direttore di Lanciostory, e mi disse che era interessato ad acquistare il soggetto “Non t’impicciare cowboy!” che gli avevo spedito per un racconto libero. Chiese se sapevo come si fa una sceneggiatura, me lo spiegò rapidamente e poi mi diede il via. Io avevo inviato qualche soggetto perché leggevo il settimanale e avevo notato che nella rubrica della posta il direttore rispondeva agli aspiranti sceneggiatori, di solito per bocciarli. Insomma, scrissi (con fatica!) questa breve sceneggiatura western e dopo pochi mesi mi trovai il racconto pubblicato, disegnato da Massimo Rotundo! Mi spedirono anche l’assegno, credo che siano stati i primi soldi “veri” che ho guadagnato in vita mia: perché avevo vent’anni e facevo lo studente, come ho continuato a fare per qualche anno dopo questo “debutto” fumettistico.

3) Prima di parlare della carriera nella SBE, raccontaci di tutte le altre tue esperienze lavorative e come sono iniziate.


Dopo il primo racconto per la Lancio ne scrissi altri. Intanto cominciai a collaborare con lo Staff di If di Gianni Bono, sede di Genova, per cui scrivevo storie disneyane. Ero studente di lettere a Firenze e leggevo molte delle riviste a fumetti che si pubblicavano nei primi anni ’80. Così mi presentai a Luigi Bernardi e proposi per la sua “Orient Express” un fumetto ambientato nell’America dei gangsters: “Il detective senza nome”, che fu disegnato ancora da Massimo Rotundo e pubblicato in molti paesi stranieri: Francia, Spagna, Brasile, Danimarca ecc. Fu il mio primo lavoro “firmato”. Dopo la Lancio, collaborai anche con la Universo (Intrepido), con il Giornalino e con Comic Art, presso cui pubblicai “Pam e Peter” disegnato da Zaniboni e “Corsaro” con Micheluzzi. Per il Giornalino ho realizzato la serie di fantascienza “Due Cuori e un’astronave”, disegni di Roberto Rinaldi.

4) Come sei entrato in contatto con la Bonelli? Qual è stato il tuo primo lavoro? Prima che ti accettassero una sceneggiatura quante ne avevi presentate?


Bonelli era diventato editore di Orient Express ma la rivista vendeva poco e dovette chiudere. Intanto, Gianni Bono ci disse che Topolino non aveva bisogno di storie per un po’, ma Bonelli cercava collaboratori per Mister No. Era il mio personaggio preferito! Invece di proporre i soggetti all’agenzia, bussai direttamente a via Buonarroti: dopotutto, tramite Orient Express ero stato “quasi” un loro collaboratore. Il direttore Decio Canzio fu gentilissimo, disse che avevano letto la mia storia del detective e m’incoraggiò a proporre soggetti. Ma me ne bocciò almeno una quindicina, prima di accettare il progetto più impegnativo: “Le Tigri Volanti”, dove intendevo raccontare la prima avventura di Mister No in guerra, quella dove il giovane eroe riceveva il suo “nome di battaglia”! La storia fu approvata anche da Sergio Bonelli, che decise – con la generosità e il coraggio che non gli sono mai mancati – di affidare il racconto delle “origini” del suo personaggio a un giovane sceneggiatore esordiente. Recentemente questa lunga storia, un vero “romanzo a fumetti” è stata ristampata (ed è disponibile, compratela!) negli albi nn. 72\73 della “Mister No Riedizione” dalle Edizioni If di Gianni Bono: un cerchio che si chiude!

5) Per Martin Mystère hai scritto una decina di storie (l’ultima delle quali, La Minaccia di Allagalla, è uscito il 10 ottobre) più alcune storie su Zona X. Sceneggiare il BVZM deve essere un lavoro molto complicato, specie per quanto riguarda la documentazione. Che differenza c’è rispetto allo sceneggiare altri fumetti?

Tutti i fumetti Bonelli richiedono un grande e accurato lavoro di documentazione. E ognuno ha un linguaggio suo, che lo differenzia dagli altri e che i lettori conoscono bene: la “voce” di Martin è diversa da quella di Dylan, di Zagor, del Dampyr, ecc. Nel caso del BVZM, poi, Informazione Intelligenza e Ironia sono le cifre (le tre “I”) che caratterizzano la serie e il suo autore. Insomma, è un lavoro impegnativo, perché anche i lettori sono molto esigenti! (n.d.r.: il blogger è uno di quelli!)

6) Parlaci proprio di quest’ultimo albo, La Minaccia di Allagalla. Esso rappresenta uno degli ultimi lavori del compianto Henry ed è "sequel" di una storia disegnata dallo stesso Bagnoli decenni fa e sembrerebbe essere un albo ricco di citazioni alla carriera di Enrico. Parlacene: com’è nata l’ispirazione, quando lo avete realizzato e se ci sono ancora altri lavori disegnati da Henry da pubblicare.
L’idea è nata dallo stesso Castelli, che mi propose di riprendere il primo fumetto disegnato da Enrico Bagnoli nel 1946: “Il terrore di Allagalla”, scritto da Federico Pedrocchi e pubblicato sul settimanale “Dinamite” della casa editrice Boschi. Alfredo mi diede da leggere l’albo in cui la storia era stata raccolta e insieme congegnammo un plot che fosse un omaggio affettuoso a quei fumetti dell’età d’oro e al tempo stesso una vicenda credibile per il lettore di oggi, tentando di riproporre la paura, la sorpresa e il sense of wonder di allora. Non è stato facile, abbiamo provato a farlo in modo non ingenuo, non nostalgico: se ci siamo riusciti lo direte voi. La storia non è un sequel ma un omaggio a quella di Pedrocchi. Henry l’ha realizzata con la consueta professionalità ma anche con la classe e con lo stile che gli hanno permesso di mantenersi “giovane” per quasi sette decenni. È stato un onore per me collaborare con lui, leggevo i suoi fumetti sul Corriere dei Ragazzi negli anni ’70, anzi ricordo il suo nome come curatore degli Albi Ardimento (Michel Vaillant, Dan Cooper, Ric Roland e tanti altri) e persino dei mensili Batman e Superman che furono fra i primissimi fumetti che lessi verso la fine degli anni ’60! La sua scomparsa… beh, si dice sempre “inaspettata” ma è proprio così, l’avevo sentito al telefono poche settimane prima, preciso e cortese come sempre mi chiedeva dettagli su un’altra mia sceneggiatura che stava realizzando. Questa storia purtroppo è rimasta incompiuta ma se verrà portata a termine, magari da Maurizio Gradin che ha degnamente collaborato con Bagnoli in questi ultimi anni, potrete leggerla. Il grande Henry, da “guerriero” del fumetto qual era, è caduto con la matita in pugno! Lo saluto con immenso rispetto, ma anche con l’affetto che lega un lettore a un artista che gli ha regalato tanti momenti emozionanti.



7) Sempre di recente (il 25 ottobre) è uscito un altro albo con il tuo nome tra gli autori: il numero 18 di Saguaro, fumetto seriale Bonelli ideato da Bruno Enna partito a Giugno 2012. Sei il primo sceneggiatore che lavora a Saguaro oltre ad Enna e per ora, come detto dallo stesso Bruno, l’unico. Come e quando hai deciso di scrivere per Saguaro? Sei stato tu a proporre un soggetto a Bruno o è stato lui a contattarti? Cosa ti è piaciuto di Thorn e quale aspetto delle sue avventure sottolineerai maggiormente nelle tue storie? 

Saguaro mi è piaciuto subito, è un personaggio che sento nelle mie corde. Un outsider che non punta al successo, si muove sulla linea di confine fra due mondi spesso in conflitto fra loro e, più che cercare una mediazione, bada a non farsi appiccicare un'etichetta di "amico" o "nemico", piuttosto cerca di definire e difendere la sua identità individuale. Il primo eroe Nativo della Bonelli a essersi conquistato il nome in cartellone, e non come pur validissima spalla. E poi ho apprezzato il lavoro di Bruno Enna da quando l'ho "scoperto" su Dylan Dog (confesso che ho perso un po' di vista Topolino e c., ma poi ho letto anche qualche sua bella storia disneyana). Insomma, quando Bruno e Michele Masiero mi hanno proposto di collaborare a questa testata ho accettato con entusiasmo. Saguaro mi ricorda molto Mister No, anche per l'ambientazione negli anni in cui è nato l'eroe bonelliano. E scrivere le sue storie mi è sembrato "facile", come se lo conoscessi da sempre... Anche grazie alla supervisione di Bruno, che mi ha aiutato nella comprensione psicologica di un personaggio che è molto sfaccettato e ricco di sfumature, come il popolo Navajo cui appartiene.

13) Saguaro è impostato in archi narrativi di più numeri intervallati da episodi singoli. Potrebbe capitarti, in futuro, di scrivere un intero arco narrativo? 

Non credo. Anche perché significherebbe tenere il personaggio lontano da chi l'ha creato per un arco di tempo troppo lungo. Invece mi piacerebbe collaborare con Bruno alla concezione di una sequenza di storie, scrivendole insieme o alternandoci. Ma non è una cosa in progetto, almeno per ora.  

E ora qualche domande direttamente da L'ombra del falco - Il forum di Saguaro:
14) _Zagrosky chiede: Hai proposto tu dei soggetti o sei stato invitato a farlo?
Mi hanno invitato e ho proposto.

15) _Zagrosky chiede: Puoi darci qualche anticipazione su tue storie future di Saguaro?

Una sarà ambientata fra i casinò di Las Vegas e vedrà il ritorno di una coppia di personaggi ideati da Bruno, che hanno riscosso molta simpatia fra i lettori (non vi dico chi, ma mi sa che indovinerete...) e un'altra nella Riserva, con la trama concepita come omaggio a un classico cinematografico dei '70: "Getaway"!

16) _Zagrosky chiede: Su Mister No furono scritte (anche da te) varie storie totalmente ambientate in guerra: è previsto anche su Saguaro almeno un albo del genere?
Non so, ma mi piacerebbe leggerlo. Quanto alle "mie" storie di guerra... Qualcosa bolle in pentola. Non sul Vietnam, ma sulla Seconda Guerra Mondiale. Leggete più avanti!

17) _Zagrosky chiede: So che stai scrivendo una sceneggiatura per un Tex color, a che punto sei e quali difficoltà hai incontrato nella scrittura del ranger ?
La sceneggiatura è finita. 32 pagine, ma è stata dura, ragazzi! Tex è un'icona, è difficile trovare la misura giusta, rispettare il personaggio e raccontare quello che vuoi dire. Mauro Boselli mi ha assistito con la sua grande professionalità e con la sua enciclopedica conoscenza del Ranger e del suo mondo.

18) _Zagrosky chiede: L'anno scorso è stata pubblicata su Zagor la famosa avventura-omaggio a Mister No che contiene al suo interno decine e decine di scene tratte da cover degli albi di Jerry e rivisitate da Ferri: come ti è venuta una simile idea? E cosa ti disse Sergio Bonelli al riguardo?

Moreno Burattini mi propose di fare la storia in cui Zagor arriva in Amazzonia per affidarla a Gallieno Ferri. Io ero felice di lavorare per la prima volta con il creatore grafico di Zagor, ma avevo anche ben in mente le sue copertine di Mister No: come tutti i fan del pilota nolittiano, per molti anni avevo sentito il loro "richiamo" avventuroso dalle edicole e avevo fantasticato sulle anticipazioni dell'albo successivo... Insomma, mi venne l'idea di scrivere la storia basandomi sulle copertine "amazzoniche", che sono un vero e proprio campionario di luoghi e situazioni dell'avventura. Parlai dell'idea anche con Bonelli, che borbottò un "Mmmh... Vedremo..." Lui non amava questo tipo di storie troppo costruite, cerebrali, ma credo che questo omaggio alla "golden age" del suo Mister No gli facesse piacere, sotto sotto. Costruire la vicenda sulle copertine fu impegnativo ma divertente, di scena in scena mi tornavano in mente le suggestioni di quelle immagini di Ferri. E comunque alla fine credo che sia venuto fuori un racconto "vero", molto nolittiano anche nella logica narrativa e nella psicologia dei personaggi: i disegni di Ferri, che io "vedevo" prima che li facesse, si sono portati dietro anche le atmosfere avventurose e drammatiche di Guido Nolitta. Mi spiace davvero molto che Sergio non abbia potuto vedere questa storia di Zagor disegnata e pubblicata!

19) _Zagrosky chiede: Tu hai inventato un personaggio, Robinson Hart, pubblicato con un buon successo su Zona X : non stai pensando ad un nuovo personaggio, magari per una miniserie ?

Beh, anche lì qualcosa di nuovo arriverà. Più che una miniserie, una mini-miniserie di tre o quattro albi. Avventurosa, mari del sud e Nuova Guinea, anni '20 del secolo scorso... Non fatemi dire di più!

20) thee chiede: Quale disegnatore disegnerà la tua storia per il "color Tex"? Qual è il soggetto?

Soggetto: Tex e Tiger sulle tracce dei desperados che hanno massacrato una famiglia di Hopi, su richiesta dei loro fantasmi ("Chiindii", in lingua Navajo... Come ben sanno i lettori di Saguaro!) che appaiono in sogno al pard indiano. Disegnatore: ve lo do in via "ufficiosa", manca qualche dettaglio all’investitura, ma dovrebbe essere... (pausa di suspense)... il virtuoso Luca Vannini, disegni e forse anche colori, pure lui al suo vero debutto con Tex!

 21) thee chiede: Tra tutti i disegnatori della scuderia "Saguariana", con quale/quali ti trovi più a tuo agio?

Ho un buon feeling con Marco Foderà, fra i nuovi, ma mi sono trovato bene con tutti quelli che hanno disegnato storie mie. Alcuni su Saguaro (Elisabetta Barletta, Italo Mattone), altri anche in Mister No e Dylan Dog (Valdambrini, Siniscalchi, Busticchi&Paesani... Spero di non aver dimenticato nessuno!).  

22) thee chiede: Hai in cantiere una sceneggiatura per la collana Le storie?

Un paio. Una uscirà in primavera, con bellissimi disegni di Paolo Raffaelli, intitolata “I Combattenti”. Pugilato e Seconda Guerra Mondiale: Londra 1940, il match fra due giovani pugili inglesi viene interrotto da un bombardamento tedesco, i due si arruolano uno in aviazione e l’altro in fanteria, nei cinque anni di guerra che seguono si incontreranno ancora varie volte, in luoghi e momenti diversi di quella immensa e interminabile tragedia planetaria, e riprenderanno il loro combattimento personale... Una sfida che diventerà leggenda. Lascio a voi dire a quale famoso racconto (e film) si ispira questa Storia. L'altra, cui sta lavorando il bravo Salvatore Pezone, è una cronaca "in diretta" della famosa Carica dei Seicento a Balaklava, raccontata quasi minuto per minuto. Titolo provvisorio "La carica infernale". Ricostruzione basata su documenti e testimonianze, tutti i fatti narrati sono accaduti veramente, anche se sembrano presi dalle pagine di un racconto d'avventura. Ma nella verità storica s'insinua un personaggio immaginario, che alla fine darà un senso a questa assurda pagina di storia militare. 

23) Come con Bruno Enna, in conclusione ti ringrazio per la tua disponibilità e ti chiedo di lasciarci con un messaggio per i giovani che hanno il sogno di lavorare nel mondo del fumetto in questo momento di crisi in cui le speranze sembrano, ormai, prive di ogni valore. Grazie ancora e alla prossima!

Io sento parlare di "crisi del fumetto" da quando ho cominciato a fare questo lavoro, più di trent'anni fa, ma in effetti questo è un momento davvero difficile, in Italia. Le vendite calano, gli spazi in edicola si restringono, soprattutto diminuiscono i lettori giovani e giovanissimi. In un momentaccio del genere, che messaggio positivo posso dare agli aspiranti giovani autori? Beh, io credo che il fumetto non morirà perché non è solo un mezzo di comunicazione legato a situazioni storiche e di mercato, è anche un linguaggio che incrocia parole e immagini, in qualche modo esisteva già prima della forma commerciale con cui lo conosciamo ed esisterà, magari in forme diverse, anche in futuro. Certo, il mercato cambia, in futuro forse ci saranno meno lettori, ma più maturi ed esigenti. Ci sarà più internet, nuove tecnologie e nuovi media, e un potenziale pubblico globale. Per i giovani, oggi, è oggettivamente più difficile entrare nel mondo del fumetto, ma credo che siano più attrezzati di noi "vecchi" di fronte ai grandi cambiamenti che ci aspettano.

Vorrei chiudere con un ricordo di Luigi Bernardi, scomparso prematuramente lo scorso 16 ottobre. Come ho detto nella prima parte dell'intervista (rilasciata quando ancora non conoscevo questa tragica notizia), lui fu il primo a pubblicarmi come autore, quando avevo poco più di vent'anni. Luigi fu un grandissimo talent scout, scoprì e pubblicò molti autori ben più importanti di me. Io gli sono e sarò sempre riconoscente per avermi fatto uscire dall'anonimato, per avermi dato dignità come scrittore di storie. Era un vero appassionato del fumetto, un uomo con un gusto e un'intelligenza rari. Forse oggi i giovani di talento non hanno bisogno di un Luigi Bernardi, di un editore che rischia per pubblicare quello che gli piace e che vorrebbe far conoscere al pubblico. Oggi c'è internet e potete pubblicarvi da soli. Se trent'anni fa Sergio Bonelli scopriva autori giovani (come me…) leggendo le riviste realizzate da colleghi coraggiosi come Bernardi, oggi Davide Bonelli e i curatori della sua casa editrice "navigano" su internet e i nuovi autori possono farsi notare da soli, o quasi. Ciao e un grande grazie a tutti voi!
 

Il copyright delle immagini appartiene agli aventi diritto.





 




lunedì 30 settembre 2013

Chiacchierata con Bruno Enna, il "papà" di Saguaro!

Siamo qui con Bruno Enna che, con questa bella chiacchierata , inaugura questo mio spazio sul web. Immergetevi in questo viaggio nel mondo del fumetto, ma non solo, con 30 domande al creatore di Saguaro, serie Bonelli partita a Giugno 2012. Nove di queste domande vengono direttamente da L'ombra del falco - Il forum di Saguaro (di cui sono il fondatore).
Iniziamo subito!


1) Allora, Bruno… Innanzitutto, come nasce la tua passione per i fumetti? A che età hai iniziato ad interessarti alla letteratura disegnata (come lettore) e quali erano i tuoi fumetti preferiti?

Non saprei dirti quando ho cominciato ad avvertire i primi "sintomi"; forse leggendo Topolino, oppure il Giornalino. Di certo la malattia si è sviluppata con l'arrivo degli albi dell'Uomo Ragno e dei Fantastici Quattro (acquistati da mio fratello). Poi si è aggravata con la lettura di certe riviste (tipo Frigidaire, Linus, L'Eternauta e via dicendo) e di alcune storie molto specifiche (conservo ancora la mia vecchia copia di "Una ballata del mare salato"). Infine, sono arrivati i Bonelli (Dylan Dog su tutti) e quella che tu chiami "passione" si è cronicizzata una volta per tutte.

2)La pagina di Wikipedia a te dedicata recita:
“Dopo gli esordi come scenografo teatrale, lavora come sceneggiatore di fumetti per la Disney dal 1995. Per questa casa editrice scrive storie perTopolino, PKNA, W.I.T.C.H., X-Mickey, Monster Allergy e altre testate. È uno degli sceneggiatori della serie Dylan Dog della Sergio Bonelli Editore, Lys(Tridimensional - Rainbow) e Angel's Friends (Play Press).
Per il settimanale Topolino e il mondo dei fumetti Disney tradizionali ha contribuito a creare il personaggio di Paperino Paperotto, disegnato nelle prime storie da Alessandro Barbucci. Si occupa tuttora di sceneggiare le avventure del giovane Paperino.
Nel 2004 ha vinto il Premio Fumo di china come miglior sceneggiatore umoristico.

Nel 2012 esce nelle edicole un nuovo fumetto targato Sergio Bonelli Editore di sua creazione, Saguaro.”
Cosa manca? Ci sono altri tuoi lavori di cui l’enciclopedia libera non ci informa?
Mancano i lavori fatti per l'animazione (sceneggiature per la prima serie di "Winx", "Monster Allergy", creazione della serie "Spike Team" insieme al trio Di Genova-Greppi-Lucchetta), gli albi pubblicati per la casa editrice francese Soleil (collana Metamorphose), la pubblicazione su Topolino (e poi in volume) di "Dracula di Bram Topker", con i disegni di Fabio Celoni, e il premio ANAFI come miglior sceneggiatore ricevuto proprio quest'anno (giugno 2013).

3)Secondo Wikipedia la tua carriera inizia come scenografo teatrale… Ci puoi parlare di questa esperienza?
Terminata l'Accademia di Belle Arti, ho preso a progettare e costruire materialmente scenografie per una compagnia teatrale della mia città: "La botte e il cilindro". Dunque, facevo sia lo scenografo, sia lo scenotecnico (due mestieri del tutto diversi). Mi sono divertito assai, devo ammetterlo. Il problema è che, ancora oggi, c'è chi mi considera uno scenografo (non sapendo che cosa faccia, con esattezza, uno sceneggiatore). Sigh!

4)Parlaci di come è iniziata la tua carriera fumettistica.
Dopo aver frequentato l'ultimo anno della Scuola del Fumetto di Milano, ho passato una selezione per entrare all'Accademia Disney. Mi sono diplomato in sceneggiatura nel 1995 e poi ho esordito nel 1996 con una storia pubblicata su un allegato Disney al Sole 24 ore (L'economia di Zio Paperone). In seguito, ho pubblicato la mia prima storia su Topolino (“Zio Paperone e la sindrome contrattuale”, disegnata da Alessio Coppola, sul numero 2163).
5) Ora raccontaci un po’ di tutta la tua esperienza Disneyana.
Credo sia un po' troppo lunga e non vorrei annoiare nessuno. Diciamo che ho pubblicato per quasi tutte le riviste Disney, oltre che per Topolino. Le collaborazioni più lunghe, però, sono state quelle per PK (ho iniziato a scrivere a partire dal numero 20) e W.I.T.C.H. (dal numero 4). Ancora oggi scrivo per Topolino, anche se con meno frequenza di una volta.

6) Quando e come arriva la svolta Bonelli? Raccontaci dei tuoi primi anni nella Casa delle Idee Milanese.
Ho sempre amato il fumetto Bonelli, in particolare Dylan Dog, così un giorno mi sono deciso a presentare un paio di soggetti a Mauro Marcheselli. Lui ha subito approvato un soggetto ("L'uomo di plastica"; storia apparsa sul Maxi del 2004, disegnata da Montanari & Grassani). Da allora, ho alternato le mie collaborazioni tra Disney e Bonelli. Il momento più emozionante è stato quando Sergio Bonelli in persona mi ha stretto la mano, rivelandomi di aver letto e apprezzato le mie storie disneyane.

7) Prima di continuare il nostro viaggio nel mondo dei fumetti, andiamo alla scoperta dell’ “uomo”. Cosa pensi del clima politico che si respira oggi in Italia e nel Mondo?
Il clima mondiale è mefitico, mentre quello italiano è stagnante. Seguo gli eventi politici con un certo fastidio, devo ammetterlo. Voto secondo coscienza, sempre, malgrado tutto (anche se la classe politica attuale mi ripugna).

8) Quali sono i tuoi gusti letterari?
Questo è un argomento un po' spinoso, per me. Ultimamente leggo più per lavoro che per divertimento. Saggi, soprattutto. La lettura dei romanzi è una faccenda alquanto intima (infatti non ho mai segnalato niente, neppure sul mio profilo Facebook). Diciamo che ci sono alcuni classici che rileggo con piacere, come "Il piccolo principe", "Il buio oltre la siepe", "Il signore degli anelli" e via così. Ultimamente ho letto "Il seggio vacante" della Rowling (lo ammetto: adoro tutta la saga di Harry Potter) e "Una coppia perfetta" di Lansdale (mi diverto come un matto, con le avventure di Hap e Leonard).

9) Sempre per la scoperta dell’“uomo” sono curioso di conoscere i tuoi gusti musicali: Sergio Bonelli, ad esempio, ascoltava molto jazz e pochissima musica italiana (ad esempio De Andrè)… I tuoi gusti invece quali sono?
Anche in questo caso, non ho preferenze assolute. Ascolto più o meno di tutto, con distrazione, magari in auto (mai al lavoro: ho bisogno di totale silenzio). Mi piace la musica pop, ascolto un po' di jazz, ma anche qualche opera classica (il Don Giovanni di Mozart è una delle mie opere preferite). Ultimamente ascolto i Sigur Rós, i Radiohead, i Manhattan Transfer e i Penguin Cafe Orchestra. Non disdegno la musica italiana (l'ultimo De Gregori, Samuele Bersani, ma anche Elio e le Storie Tese).

10) E per quanto riguarda film e telefilm? In Italia vengono importati molti telefilm americani e tedeschi, ultimamente anche francesi e ne è spuntato anche uno australiano (“Miss Fisher”), quasi tutti polizieschi oppure del nuovo genere nato da qualche anno con “I Tudor” e “I Borgia”. Cosa ne pensi e quali preferisci?
A parte alcune rare eccezioni, è come se il cinema attuale non riuscisse veramente ad emozionarmi. Sono molto affezionato a certi film degli anni '70 (il mio preferito in assoluto è "Il cacciatore") e '80. Per quanto riguarda le serie televisive, vedo un po' di tutto: The Closer, The Bridge, Prime Suspect, I Soprano, Medium, Bones, Lie to me, The Mentalist, Castle, Continuum, Fringe, White Collar, Touch, Perception, Luther, Sherlock, ma anche la citata Miss Fisher e altri telefilm "da sabato pomeriggio" (come Barnaby o Poirot). Niente Borgia e Tudor, però Il trono di spade è diventato una specie di droga.

11) Che rapporto hai, invece con i videogiochi, internet, i social network e la tecnologia in generale?
Sopporto a malapena Facebook, per adesso. Guardo i videogiochi con curiosità professionale, ma non li amo. Sono un dinosauro, lo so. La tecnologia la "uso" (come uso la macchina e tutto il resto). Devo ammettere, però, che senza il computer sarei morto.

12) Torniamo ai fumetti: parliamo di Saguaro. Come è nata l’ispirazione, il personaggio e l’ambientazione? Cosa ha spinto la Bonelli a lanciarlo come serie di durata indefinita dopo anni di sole mini-serie?
L'ispirazione è nata grazie alla lettura di un vecchio articolo apparso su La Repubblica, che parlava del gruppo degli Shadow Wolves ("colleghi" nativi del nostro Thorn). Partendo da quello, ho sviluppato un'idea per un Romanzo Grafico, che si è poi trasformata in una proposta di miniserie. A quel punto, Sergio Bonelli ha deciso farne una serie. Non so cosa lo abbia spinto a prendere questa decisione (penso, l'idea di un eroe nativo), ma devo ammettere che mi ha fatto un immenso piacere.

13) Quanto tempo impieghi in media per sceneggiare una storia di Saguaro? Quanto per la documentazione e quanto per la stesura? Dai consigli ai disegnatori o dai loro una certa libertà?
Difficile dirlo, poiché scrivo più storie in contemporanea, spedendo mensilmente le tavole ai vari disegnatori. La velocità di scrittura è spesso correlata a quella d'esecuzione del disegnatore coinvolto. Per ogni storia, mi documento abbastanza e faccio avere all'autore tutto quello che serve: immagini, link, filmati ecc.. Talvolta gli suggerisco di guardare un certo film oppure di leggere un certo libro.


14) In Saguaro è molto presente la continuity: possiamo dire che la prima saga si è conclusa nel numero 16? La prossima saga avrà la stessa durata di questa?
La continuity, in effetti, è molto presente e la storia di Saguaro va in una precisa direzione. Anche se in passato ho detto che la serie avrebbe seguito un andamento "stagionale", va chiarito che la vicenda è in divenire e che non segue una divisione troppo schematica. Nella cosiddetta "prima stagione" ho piantato i semi per la "seconda" che, quindi, è già iniziata (con la morte di Folsom e il re-ingresso di Nastas) e finirà parecchio in là. Non posso dirti quando accadrà, per il semplice motivo che serie di questo genere hanno bisogno anche dell'inserimento di vicende autoconclusive (come quella di questo mese: "Anime perdute") in grado di spezzare la famosa continuity e dare respiro al tutto.

15) Puoi dirci qualcosa sui dati di vendita di Saguaro? Un resoconto su questo primo anno e mezzo? Si parla già di Speciali o non se ne parlerà mai?Generalmente dei dati preferisco non parlare, un po' perché non li conosco nel dettaglio e un po' perché, ammettiamolo, la serie non è partita con il botto. Diciamo che procediamo "a vista", con professionalità e calma, com'è giusto che sia. Per quel che mi riguarda, il primo anno è mezzo è stato splendido. Ho lavorato (e lavoro) con ottimi professionisti: persone speciali che adorano il personaggio e le sue avventure. Mi diverto e spero di divertire i lettori. Niente Speciali in vista, mi dispiace.

16) Sai anche disegnare ma hai deciso di dedicarti appieno alle sceneggiature. Per Saguaro, la tua nuova creatura, c’è la possibilità di vedere un albo con “Testi e disegni di Bruno Enna”? (Il riferimento alla dicitura di Topolino è voluta).
Ho smesso di disegnare circa quindici anni fa, quando ho capito che non faceva per me. Il lavoro del disegnatore è troppo difficile e faticoso. Io gli farei un monumento, ai disegnatori bonelliani!

17) Sul sito della Bonelli, Davide Furnò è accreditato come disegnatore e copertinista di Saguaro ma, per ora, ha disegnato “solo” le copertine. In futuro ci saranno storie disegnate da lui?
Davide lavora spesso in coppia con Paolo Armitano. I due hanno collaborato anche alla realizzazione dell'albo che leggerete a novembre. Direi che non manca molto... ;-)

18) In Saguaro troviamo molte tematiche sociali (e al sottoscritto è una delle caratteristiche che piacciono di più). Quanto è importante, secondo te, la funzione “educativa” dei fumetti? Un fumetto che offre spunti di riflessione (come Martin Mystère e lo stesso Saguaro) può essere un mezzo in grado di far rivalutare finalmente un prodotto troppo spesso considerato come destinatoa “sciocchi” o “incolti”?
Credo che gli unici "sciocchi" e "incolti" siano quelli che si ostinano a utilizzare questo tipo di definizione, per i fumetti. Il fumetto stesso, di per sé, al di là di ciò che racconta e del modo in cui lo racconta, è sempre educativo. Quelli che dicono il contrario sono degli idioti.

19) Secondo la mia opinione, il fumetto italiano ha una qualità di sceneggiature e disegni in grado di competere con i comics americani… Perché il nostro fumetto non riesce ad essere esportato se non in Croazia o in Grecia (durante queste vacanze estive ho trovato Zagor, Tex e Alan Ford a Dubrovnik e Pk e Mark a Corfù)? Come mai non “sfondiamo” a livello mondiale? E’ un problema economico? Come mai i francesi ci riescono?

Non saprei dirtelo, in verità. Bisognerebbe analizzare i vari mercati e cercare di studiarne le caratteristiche. A fare la differenza credo sia il pubblico... quello americano, abituato a determinate tempistiche di fruizione, non credo riuscirebbe a digerire le nostre storie, mentre quello francese non fa distinzione tra i fumetti e i libri. Si tratta di culture diverse, insomma. Sono d'accordo con te, comunque: il fumetto italiano è straordinario!

DOMANDE DAL FORUM:
20) E ora nove domande venute fuori dalle discussioni nel forum di Saguaro. Molti hanno notato dei punti di contatto tra Saguaro e Tex. Siccome io sono un tipo che ha molta fantasia, ti chiedo: è possibile che Thorn sia un discendente di Tex Willer? Questa soluzione inserirebbe finalmente anche Aquila della Notte nella continuity Bonelliana: Martin Mystère, Mister No, Nathan Never, Dylan Dog e Zagor la condividono già, poi si è unito anche Saguaro grazie al cameo di Mister No (il mitico Jerry Drake compare infatti nel numero 15).
Saguaro non è un parente di Tex, ma di sicuro gli deve molto. Per quanto riguarda il cameo in questione, è stata un'idea di quel briccone di Marco Foderà ;-)

21) L’utente harlan1982 (che è il blogger che ti ha già intervistato su “Lasciate spazio ai sognatori”) ti chiede se sei stato contattato da Boselli per Tex.
Sì, Giovanni, ma questo non garantisce granché. Scrivere per Tex è un traguardo che (giustamente) spetta a
pochi. Bisogna essere molto competenti, conoscere a fondo il personaggio. Non è facile e neppure scontato riuscire a entrare nello staff.

22) L’utente _Zagrosky, che compra tutte le uscite Bonelli dal ’72, ti pone 7 domande. La prima è questa: stai pensando a qualche altra serie o miniserie?Complimenti a Zagrosky ;-) In questo momento sto "pensando", in effetti, a cose molto diverse tra loro. Ma tra il dire e il fare...

23) La seconda di _Zagrosky: hai intenzione di parlare del passato di Saguaro in Vietnam con storie interamente dedicate all'argomento, come fu anni fa per Mister No?
Per adesso, no. È però in lavorazione una storia, disegnata da Pier Gallo, quasi totalmente ambientata in Laos.

24) La terza di _Zagrosky: in futuro potremo leggere storie divise in due albi su Saguaro?
Certo che sì. Ma ogni storia sarà comunque leggibile a sé.

25) La quarta di _Zagrosky: sono previsti ingressi di altri sceneggiatori oltre Mignacco su Saguaro?
A parte me, no.

26) La quinta di _Zagrosky: il parco disegnatori verrà ampliato? Da chi?
Ho già citato Pier Gallo. Poi arriveranno Gianluca Gugliotta e Alessandro Vitti...

27) La sesta di _Zagrosky: stai scrivendo storie per altri personaggi bonelliani?
In questo momento, ho tempo solo per Saguaro...


28) La settima di _Zagrosky: ti piacerebbe scrivere una storia per Zagor, sempre che ti piaccia?
Mi piacerebbe molto, ma anche in questo caso sarebbe necessario conoscere a fondo il personaggio. E poi, ci sono già fior fior di sceneggiatori al lavoro...

FINE DOMANDE DAL FORUM.

29) Ora due domande per concludere… Come immagini il mondo in generale, e quello del fumetto in particolare, tra 10 e 100 anni?
Uhm! Tra dieci, sempre più "digitalizzato". Tra cento... spero in un "ritorno al passato".

30) In conclusione ti ringrazio per la tua disponibilità e ti chiedo di lasciarci con un messaggio per i giovani che hanno il sogno di lavorare nel mondo del fumetto in questo momento di crisi in cui le speranze sembrano, ormai, prive di ogni valore. Grazie ancora e alla prossima!
Se il posto fisso non v'interessa e vedete la pensione come un miraggio, allora questo è il lavoro ideale. Il mestiere del fumettista dà più soddisfazioni che garanzie, ma nel mondo in cui viviamo non è poi un gran svantaggio, no?
Scherzi a parte, se avete intenzione di entrare in questo ambiente, sappiate che non è facile, ma neanche impossibile. Ci vuole costanza, testardaggine e passione. Bisogna studiare, come in tutte le cose, ma talvolta anche "buttarsi" senza paura.
Grazie a te (a tutti voi) per questa bella chiacchierata e per il semplice fatto che leggete Saguaro ogni mese. 

Yá'át'ééh!

Bruno


Il copyright delle immagini appartiene agli aventi diritto